Le diete che circolano al giorno d’oggi sono ormai decine. La dieta paleo e quella vegana, per esempio, esistono da molto tempo e continuano a essere molto popolari. Tuttavia, la combinazione delle due ha portato alla creazione di una nuova dieta, la dieta pegan. In questo articolo scoprirete di cosa si tratta, quali cibi mangiano i pegan e quanto questa tendenza sia salutare.
Cosa è la Dieta Pegan?
La parola “pegan” è composta da paleo e vegan. Chiunque abbia familiarità con le due forme di nutrizione probabilmente si chiederà come sia possibile anche solo combinarle tra loro, poiché differiscono notevolmente sotto vari aspetti. Hyman, medico americano e inventore della dieta pegan, sostiene invece che entrambe le diete si basano sugli stessi principi.
Il veganismo
I vegani non mangiano nessun prodotto di origine animale, cioè non solo carne e pesce, ma anche latte e latticini, uova o miele. Molti vegani si assicurano anche che i succhi non vengano chiarificati con gelatina ed evitano prodotti medicinali o cosmetici che sono stati testati su animali. I vegani consumano quindi principalmente frutta e verdura, prodotti a base di cereali, legumi, noci e semi.
Una dieta vegana non sempre significa dieta sana. Anche i prodotti pesantemente lavorati come biscotti, cioccolato, patatine o alternative vegane alla carne possono far parte del menù quotidiano di un vegano, cosa che in alcuni casi, questo può portare a carenze nutrizionali.
Paleo: la dieta dell’età della pietra
La dieta paleo, nota anche come dieta paleolitica o dell’età della pietra, comprende anch’essa molta frutta e verdura, noci e semi, ma anche carne, pesce e uova. Come suggerisce il nome, è consentito tutto ciò che i nostri antenati usavano raccogliere, cacciare o pescare. Il miele, ad esempio, è usato per dolcificare e nella dieta paleo non si risparmia sui grassi.
Tuttavia, non sono ammessi zucchero e dolcificanti, alcol, caffè, pasticcini, latte, yogurt, panna, formaggio, formaggi freschi, grassi raffinati e prodotti a base di carne processata industrialmente. Alcune istituzioni sono molto critici della dieta paleo, in quanto approva un consumo troppo elevato di prodotti animali.
Hyman ha voluto quindi creare una forma di nutrizione che combinasse gli aspetti più benefici della nutrizione paleo e di quella vegana, il cui risultato è appunto la dieta Pegan.
Cosa mangiano dunque i pegan?
Chi segue una dieta pegan, si nutre al 75% di frutta e verdura. Oltre a noci, semi e oli vegetali di alta qualità, anche carne, pesce e uova completano il menù, purché siano freschi e il meno lavorati possibile. Questa è la più grande differenza tra un pegan e un vegano.
I cibi animali sono regolarmente inclusi nel menù, ma è più probabile che costituiscano un contorno. Qui è importante prestare attenzione all’origine e alla qualità. La regola è: la qualità prima della quantità. Proprio come per i vegani, i prodotti a base di latte vaccino nella dieta pegan vengono evitati, così come il glutine, poiché è sospettato di favorire l’indigestione. I legumi vengono consumati solo con moderazione, in quanto sono piuttosto ricchi di carboidrati e possono contenere sostanze difficilmente digeribili.
Un altro aspetto importante è che la cucina pegan è una cucina fresca e naturale. Dolcificanti e additivi sono tabù.
Dieta Pegan secondo Mark Hyman – Elenco degli alimenti pegan
- Frutta e verdura (che dovrebbero costituire il 50-75% della dieta pegan)
- Alimenti a basso indice glicemico
- Noci
- Cereali e legumi in piccole quantità
- Prodotti animali solo come contorno e di qualità biologica / allevamento all’aperto
- Alternative vegetali al latte
- Grassi non lavorati sotto forma di noci, avocado, olio d’oliva
- Sciroppo d’acero, miele e zucchero di cocco per dolcificare
Benefici della dieta pegan
I nutrizionisti sottolineano che le grandi quantità di frutta e verdura che i pegan mangiano fanno bene alla salute. Frutta e verdura, proprio come i grassi di alta qualità, dovrebbero essere sufficientemente presenti in ogni dieta. Un altro aspetto positivo è l’attenzione agli ingredienti freschi e, quando possibile, regionali.
Anche evitare additivi presenti nei piatti pronti o nei prodotti industriali altamente modificati, dolci, bibite e simili contribuisce alla propria salute. Questo è anche un vantaggio che i pegan potrebbe avere su alcuni vegani, perché la dieta vegana non deve essere sana e salutare per forza di cose. Un altro vantaggio rispetto alla dieta vegana potrebbe essere la necessità di integrare meno nutrienti (potenzialmente) critici, visto che il corpo riceve proteine sufficienti attraverso carne, pesce e uova. L’apporto proteico può essere assicurato senza problemi anche con la dieta vegana, ma in questo caso c’è bisogno di più attenzione e una comprensione più approfondita in campo nutrizionale.
Svantaggi della dieta pegan
Probabilmente il più grande svantaggio della dieta pegan è la praticabilità nella vita di tutti i giorni. Con la compresenza di molte forme di nutrizione, cucinare con amici e familiari o mangiare fuori diventa una sfida. Con la dieta pegan – senza latticini, senza zucchero, senza carboidrati semplici, senza cereali e glutine, e solo con grassi molto specifici – mangiare al ristorante diventa praticamente impossibile.
Se volete mangiare pegan, avrete bisogno soprattutto di perseveranza e una forte autodisciplina. In aggiunta, è bene avere un certo talento per l’organizzazione, perché se vi trovate fuori casa per molto tempo o in viaggio, dovreste idealmente preparare il vostro pasto.
I critici sono anche dell’opinione che i prodotti contenenti glutine non siano necessariamente malsani per l’uomo e possano essere consumati con la coscienza pulita, purché non siano presenti allergie o intolleranze. La situazione è simile con i legumi, che vengono consumati solo in quantità molto ridotte con una dieta pegan, poiché possono causare problemi digestivi e aumentare i livelli di zucchero nel sangue. Questa regola della dieta pegan è discutibile. I legumi sono infatti preziose fonti di proteine (soprattutto nella dieta vegana) e forniscono all’organismo minerali e fibre, di grande importanza per un intestino sano e non presenti ad esempio nel pesce, nella carne e nelle uova.
Anche con una dieta pegan, perciò, nonostante il consumo occasionale di carne, possono esserci carenze nutrizionali, derivanti principalmente della rinuncia a legumi e cereali. Inoltre, anche i prodotti della dieta pegan hanno il loro prezzo. Non tutti possono permettersi a lungo termine sciroppo d’acero, avocado, olio di cocco e carne biologica.
Conclusione
La dieta pegan può essere un buon strumento per aumentare la consapevolezza rispetto a un’alimentazione sana e sostenibile. Il risultato più positivo sarà l’attenzione agli ingredienti sani, genuini e freschi e il distanziamento da una dieta composta da cibi altamente modificati, malsani e piatti pronti. Soprattutto per gli onnivori che vogliono limitare il consumo di prodotti animali, il passaggio alla dieta pegan può essere più facile rispetto a quello verso il veganismo, poiché carne, pesce e uova sono consentiti in misura consapevole e di buona qualità.
Tuttavia, la dieta pegan dovrebbe essere vista come un esperimento piuttosto che una soluzione permanente, perché purtroppo non è particolarmente adatta all’uso quotidiano e nel lungo tempo non risulta nemmeno economica. Inoltre, è lecito chiedersi se sia davvero necessario ridurre così tanto i legumi e bandire per sempre i prodotti contenenti glutine dalla propria vita – non c’è motivo di farlo se non sono presenti intolleranze. Comportamento simile è quello da adottare nei confronti dello zucchero, che non deve necessariamente essere bandito dalle vostre tavole – a volte è sufficiente limitarlo per continuare a seguire dieta salutare.