A differenza delle diete, il digiuno non consiste nell'escludere rigorosamente alcuni alimenti, ma nel rinunciare volontariamente a cibi solidi o addirittura di lusso per un periodo di tempo limitato. L'obiettivo è quello di migliorare il metabolismo, perché esso cambia durante le varie fasi del digiuno poichè è geneticamente progettato per far sì che ciò accada.
Il digiuno prolungato comprende tutti i periodi di digiuno di circa 1-3 settimane. A differenza del digiuno breve, si rinuncia al cibo (solido) per un periodo di tempo più lungo o si sceglie un tipo di digiuno in cui si pianificano pause alimentari consapevoli per un periodo di tempo più lungo.
I metodi classici del digiuno prolungato comprendono, ad esempio, il digiuno terapeutico secondo Buchinger e il digiuno intermittente con periodi di digiuno fissi.
Durata tipica del digiuno
La durata del periodo di digiuno dipende dal metodo scelto, dalle proprie esigenze e dalla costituzione del proprio corpo. Se siete a digiuno per la prima volta, non dovreste digiunare per periodi troppo lunghi, ma iniziare con una giornata di digiuno e passare ad intervalli più lunghi man mano che la vostra esperienza aumenta.
È importante non digiunare per più di una settimana senza la supervisione di un medico o di una guida esperta.
Quindi, se volete fare un digiuno prolungato con una durata da 10 giorni a 3 settimane, dovreste consultare in anticipo il vostro medico in modo da trovare la giusta durata e il giusto metodo di digiuno. Nel caso del digiuno terapeutico, per esempio secondo Buchinger, di solito si digiuna da 5 a 35 giorni, idealmente da 2 a 4 settimane. A seconda dell'indicazione medica, sono possibili fasi di digiuno più brevi o addirittura più lunghe fino a 6 settimane.